lunedì 11 novembre 2013

Libero stato

Ciao a tutti!
Gli ormai numerosi viaggi tra l'Italia e la Germania creano in me sempre nuovi spunti di riflessione. Quello sul quale mi voglio fermare oggi è legato ad un semplice cartello stradale. Sono solito incontrarlo ben due volte lungo il percorso autostradale che collega Lindau (prima città di Germania oltre il confine austro-tedesco) a Schweinfurt. Si tratta del segnale che segna l'ingresso in Baviera: in esso campeggia la scritta "Freistaat Bayern", letteralmente "stato libero di Baviera".

Regno di Baviera: solo passato, possibile futuro o utopia?

Eppure la Baviera è ufficialmente uno dei sedici Bündeslander di Germania, con le stesse competenze e nessuna prerogativa in più degli altri quindici. No, la Baviera è un'altra cosa.
La Baviera è stata per molti secoli un ducato indipendente. Viene annessa alla Prussia solo nel 1871 (pur mantenendo importanti concessioni in ambito amministrativo e militare), decisamente più per il finanziamento degli stravaganti fini artistici del suo re Ludovico II, che per una reale volontà di unione con il nascente stato tedesco. Perché in realtà, la Baviera non è la Germania, e i bavaresi non si sentono e non si sentiranno al 100% tedeschi. Al punto da chiamare i loro stessi connazionali Preussen, prussiani.
Il paesaggio è assai diverso dal resto della Germania, e non solo per le montagne: la Baviera mantiene una forte impronta rurale e lo si nota bene dalla bassa densità abitativa di questa regione, ben differente da altre regioni, come il ricco Land Renania-Vestfalia. Si distingue anche in politica: ha un suo partito, la CSU, che è tutto bavarese e si distingue dal suo partner, la CDU. Anche la lingua è assai diversa e molti tedeschi non bavaresi incontrano qualche problemino di comunicazione scendendo nel Sud della Germania (beh, anche in Italia fra settentrionali e meridionali vi è qualche incomprensione di linguaggio...), a partire dai saluti: i tipici Guten Tag o Auf Wiedersehen sono sostituiti dai Grüss Gott e Pfiagood.
C'è anche chi sogna ancora una Baviera indipendente, un po' per orgoglio, un po' per convenienza. La Baviera infatti, si vede costretta a pagare un ulteriore prelievo fiscale contributivo, definito "solidale", che va in aiuto dei Land più poveri. È ricca, ricchissima, la Baviera, la prima in Germania, ed è anche il Land con meno disoccupazione e con le scuole migliori e gli ospedali più affidabili. Indipendente, la Baviera sarebbe comunque tra le nazioni in cima alla classifica del PIL, grazie a marchi di grande prestigio come BMW, Allianz, Adidas, Siemens... cavalcando questi dati cresce la popolarità del Bayernpartei, un partito che già dal nome fa capire chiaramente quali siano le sue intenzioni.
Personalmente non credo molto ad una Baviera indipendente dal resto della Germania, ed il recente passato della Catalogna insegna. Mai dire mai, chi lo può dire che fra qualche anno, dal Maxilianeum di Monaco (sede del Parlamento bavarese) possa sventolare solamente più una bandiera a rombi bianco-azzurri?
Bis bald!
Stefano

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...