sabato 30 novembre 2013

Vi presento la Baviera: Bayreuth

Ciao a tutti!
Il viaggio lungo la terra di Baviera prosegue con una città che della Baviera ha anche il nome. Si tratta di Bayreuth: nonostante il nome rappresenti una sorta di appartenenza alla Baviera (Bayern in tedesco) essa fu annessa solo nel 1810. Bayreuth è in realtà la città che - più di ogni altra in Baviera - si lega indissolubilmente ad uno dei più famosi compositori lirici, il sassone Richard Wagner.
Wagner è uno dei personaggi che più ha contribuito a rendere la Baviera così come la conosciamo. Due veri e propri simboli di questa regione che ebbi la fortuna di visitare due anni fa, i castelli di Neuschwanstein e di Linderhof, portano nelle loro vesti l'ispirazione delle opere del compositore tanto amato da Ludovico II. Infatti, la sala dei Cantori di Neuschwanstein raffigura infatti scene del Parsifal e del Lohengrin, mentre la grotta di Venere di Linderhof fu progettata per ospitare un atto del Tannhäuser.

Il monumento a Richard Wagner, la figura che più di altre ha reso importante Bayreuth importante nel mondo

Il culto di Wagner è rappresentato in primo luogo dal Bayreuther Festspiele, il festival dedicato alle sue opere, che ogni estate richiama molti appassionati. Basta pensare che ci vogliono anni per accaparrarsi un biglietto, per capire quanto sia rinomato questo evento. Questa rassegna si svolge in un teatro dedicato, il Festspielhaus, voluto fortemente da Wagner stesso e finanziato con il denaro del suo protettore, Ludovico II di Baviera. Esternamente è una semplice costruzione di mattoni, ma all'interno (ho avuto modo di leggere, dato che osserva chiusura proprio nel mese di novembre) è progettato per garantire una perfetta acustica e soprattutto per concepire l'idea di opera di Wagner, una vera fusione tra il palcoscenico e il pubblico.
E non finisce qui: a Bayreuth si trova il museo a lui dedicato, presso l'abitazione in cui trascorse gli ultimi anni fino alla morte, avvenuta nel 1883; il più importante centro benessere della città si chiama incredibilmente con un nome delle sue opere, Lohengrin Therme.

Saluti da Bayreuth! Non so se si vede che fa freddo...

Un altro personaggio a cui Bayreuth deve molto è Guglielmina di Prussia, per più di un ventennio sposa del margravio di Bayreuth. Fu lei, pur indebitando notevolmente le casse del Principato, a trasformare nella metà del XVIII secolo una tranquilla cittadina in una città di corte come appare oggi. L'aria settecentesca è tutta nel complesso del Neues Schloss, la residenza dei margravi, e della vicina Friedrichstraße.

L'Altes Schloss e il monumento a Maximilian II

Il luogo di maggior impatto visivo è sicuramente la Maximilianstraße, chiamata anche Markt, in quanto è un viale talmente ampio che definirlo piazza non è del tutto errato. Su questa via troneggia l'Altes Schloss, l'imponente palazzo rinascimentale al quale è legato un particolare aneddoto.
Durante la visita di Bayreuth, nell'intento di scattare alcune foto, mi ferma un corpulento signore che inizia a parlarmi, com'era prevedibile, in tedesco. Per fortuna conosce un po' di inglese e mi invita a seguirlo, vuol raccontarmi qualcosa della città. Mi porta all'altezza dell'arco che separa l'Altes Schloss dalla Schlosskirche e mi indica i caratteristici blocchi di pietra rossa. E mi fa notare una cosa molto particolare, difficile da scrutare: nelle pietre sono stampati ideogrammi cinesi. Pazzesco, un pezzo di Germania è "made in China"...

L'interno del Markgräfliches Opernhaus di Bayreuth (fonte: unesco-welterbe.de)

Purtroppo, ricorderò Bayreuth anche come la città dei restauri. Due importanti pezzi da novanta di Bayreuth sono attualmente in ristrutturazione e dunque la loro visita non è possibile al momento. Passi per la principale chiesa cittadina, la gotica Stadtpfarrkirche, ma non poter entrare nel Markgräfliches Opernhaus è stata una grande delusione. Il suo interno barocco è entrato da poco più di un anno tra i patrimoni mondiali dell'umanità UNESCO. Progettato da un italiano, Giuseppe Galli Bibbiena, l'interno di questo teatro è qualcosa di magnifico: affreschi, stucchi, statue, un continuum di decorazioni che non può far altro che ammaliare il visitatore (vedere foto in alto per credere...).
Peccato non poter essere stato "catturato". Come spesso accade in questi casi, per consolarsi non resta dire che "sarà per un'altra volta".
Bis bald!
Stefano

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