Quando ci si trova lontani da casa, indaffarati con i preparativi per un breve ritorno a casa e anche alle prese con scadenze lavorative, può succedere di dimenticare un appuntamento che in condizioni normali non passa inosservato. Succede anche ad un appassionato di calcio come me, di dimenticare che stasera si gioca Italia-Germania.
È un incontro amichevole, ok, ma stavolta ha un sapore diverso. Perché la squadra di calcio del mio paese si confronta con la selezione del paese in cui vivo attualmente. In fondo, sebbene sia qui esattamente da due mesi, mi sento un po' emigrato, e con loro (gli emigrati) sento questa partita in maniera diversa. Perché tu sei italiano, in fondo per quanto tu possa criticare il tuo paese (e ce ne sarebbero di cose...) sei orgoglioso della tua nazione e sei desideroso di poterlo mostrare. Sarà anche stupido, come molti pensano e dicono, seguire questi babbei milionari che corrono dietro ad una palla, ma è una delle poche cose che ancora lega fortemente gli italiani all'Italia, ovunque essi si trovino. Ed è una delle vie più facili e aggiungo, istintive, per poter dire che "si, noi italiani siamo bravi, anche più di voi tedeschi".
Me l'hanno ricordato stamattina, in laboratorio, che stasera si sarebbe giocato Italia-Germania. "Germany or Italy, tonight?", trattenendo una risatina. Beh, la mia risposta è stata pronta, "Italy, for sure!", E allora, molto confusamente, tra un piatto di penne al pomodoro e uno scatolone da riempire, scrivo questo post. Per ricordare che almeno a livello calcistico, l'Italia è la bestia nera della Germania: su 31 partite disputate, 15 vittorie e 7 sconfitte, ma soprattutto: mai stati battuti in incontri ufficiali dalla rappresentativa tedesca! Che significa: quando conta, gli italiani mettono l'anima in campo. E vincono. In novanta minuti lo spread tra Italia e Germania, non c'è più.
Cari tedeschi, pigliatevi 'sta carrellata di mazzate, va!
1. La mazzata più importante. Mondiale 1982
2. La mazzata più umiliante. Europeo 2012
Varsavia, Stadion Narodowy, 28 giugno 2012. La sassata di Mario Balotelli per il momentaneo 2-0. Quella semifinale finirà 2-1 per l'Italia, Germania a casa ancora una volta |
3. La mazzata più famosa. Mondiale 1970
4. La mazzata più amara. Mondiale 2006
Dortmund, Westfalenstadion, 4 luglio 2006. È Fabio Grosso il simbolo dell'Italia umile che vince, suo il gol al 119' che porta l'Italia alla finale mondiale di Berlino (fonte: tempi.it) |
Ah, giusto per ricordare... Che non si dica che non sono orgoglioso di essere italiano, visto che qualcuno ci ha provato, tempo fa...
Bis bald!
Stefano
Nessun commento:
Posta un commento