sabato 1 ottobre 2016

Berlino a colori

Ciao a tutti!
Dal weekend trascorso a Berlino per la maratona, il secondo nella capitale tedesca, ritorno con un importante "insegnamento" di base. Berlino non sarà mai bella come tante altre città. Non può toccare le vette di Parigi, non può essere paragonata a Roma, e pazienza, se non avrà l'energia di Monaco o di Barcellona. Ma a Berlino, almeno una volta nella vita, è importante venire. Per turismo (perché il bello qui non manca di certo), ma anche per formazione e crescita personale. Non un classico viaggio, ma un viaggio propedeutico. Tra le strade di Berlino è impressa la storia dell'ultimo secolo. Guerre, divisioni, lingue, unioni, rinascite: Berlino è un libro di storia a cielo aperto. Bisogna vedere per conoscere, per comprendere i drammi che qui si sono consumati. Forse per la curiosità che ho nei confronti della sua storia, è stato duro separarsi da Berlino. 
Poi c'è il discorso legato alla maratona. Una festa a 360° che pervade una bella fetta dei vari quartieri berlinesi, sempre accolti con vivacità ed entusiasmo. Cartelli, musica, applausi, incitazioni: i berlinesi si sono fatti sentire nel sostegno alle migliaia di maratoneti che hanno creato un lungo fiume umano lungo quarantadue chilometri. Un percorso che non può che suscitare grande ammirazione, non solo per il pubblico ma anche per i luoghi che va a toccare, specie nelle fasi iniziali e nelle fasi finali della corsa. L'ultimo chilometro, poi, resterà annoverata tra le emozioni più forti della mia vita da podista. Quando mi sono calato nel mondo sotterraneo della U-Bahn berlinese dall'ingresso di Brandeburger Tor salutando così un luogo al quale collego una grande gioia avevo il più classico dei magoni di chi non vuole andarsene. Ma dovevo farlo. Con la certezza che tornerò.
Una città così atipica e la sua maratona. Due fattori così diversi tra loro, un unico motivo di ammirazione per Berlino. Si, sono di nuovo a casa, e devo ammettere che questa città mi manca. Allora voglio provare a colmare il vuoto con qualche foto. Non è stato il miglior fine settimana per immortalare la città - la maratona toglie tanto tempo, prima e dopo la gara - ma qualcosa di carino l'ho espresso. Ecco qui.

East Side Gallery: hai imparato cosa è la libertà e non dimenticarlo mai più

Le stazioni che mi affascinano: Schlesisches Tor

Wrangelkiez

Il dark side della Porta di Brandeburgo

Le stazioni che mi affascinano: Warschauer Straße

Il treno su Oberbaumbrücke

Tramonto su Gleisdreieck

Treptower Park: il sovietico che schiaccia la svastica

Unter-ground


Sempre un po' più in alto

Bernauer Straße

Luci di mattina sulla Sprea

Volti della Berlino che fu

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...