sabato 29 ottobre 2016

Bücher: Annientamento

"Dove giace il frutto soffocante che giunse dalla mano del peccatore io partorirò i semi dei morti per dividerli con i vermi che si raccolgono nelle tenebre e circondano il mondo col potere delle loro vite mentre dagli antri oscuri di altri luoghi forme che non potrebbero mai essere si contorcono impazienti per i pochi che non hanno mai visto o non sono mai stati visti..."
Jeff VanderMeer, Annientamento


È con questa frase, carica di angoscia e ambiguità che voglio introdurre Annientamento, il primo volume della "Trilogia dell'Area X", opera dello scrittore americano Jeff VanderMeer, il quale è anche il coniatore del termine "New Weird" (="nuovo bizzarro"), il genere a cui appartiene questo libro, una mistura di fantasy, horror e fantascienza.
Cosa è l'Area X? Questa è una delle domande che mi hanno perseguitato durante tutta la lettura. L'Area X, come riportato nella seconda di copertina, è "un territorio dove un fenomeno in costante espansione e dell'origine sconosciuta altera le leggi fisiche, trasforma gli animali, le piante, sembra manipolare lo stesso scorrere del tempo". In questo territorio viene inviata per la dodicesima volta una spedizione, stavolta composta di sole donne, che non si conoscono tra loro e con diverse competenze. E le precedenti spedizioni? I loro componenti sono spariti o sono tornati malati di cancro.
Quali sono i misteri di questa fantomatica Area X? Dove si trova? Quali sono i suoi confini? Come la si raggiunge e come se ne esce? Tutte domande che si è naturalmente portati a formulare durante la lettura, ma senza trarne risposta. È un mistero continuo quello che pervade Annientamento. La vicenda della dodicesima spedizione viene narrata dalla voce di una delle quattro componenti della spedizione, "la biologa", un personaggio in cui è facile immedesimarsi in fretta: il suo carattere forte, la sua curiosità, la voglia di verità sono gli unici appigli a cui aggrapparsi durante la lettura. Perché l'affanno generato da Annientamento è totale, la tensione generata costante. VanderMeer circoscrive un nuovo piccolo mondo all'interno del nostro mondo, che contiene le paure del nostro mondo, gli enigmi della psiche e i drammi ambientali, la sfiducia nell'uomo e le iperconnessioni che ci sono consentite dalla tecnologia, la fallacia dell'essere umano e le sovrastrutture occulte della nostra società.
Tengo a precisare: ho parlato di mistero, affanno, angoscia. Non vanno intese in senso negativo. Sono sensazioni che emergono chiaramente dalla vicenda e dalla prosa, ma aiutano a rimanere incollati alla lettura.
Il finale è un non-finale in quanto Annientamento è solo il primo volume di una trilogia, ma il senso di incompiutezza è forte. Assieme a parecchi dettagli omessi, ai tanti arcani da rivelare, un finale monco si inserisce perfettamente nel contesto dell'opera e per questo non ho disprezzato. Il primo volume non mi ha deluso e, pur non essendo questo il mio genere preferito, sicuramente tornerò a leggere VanderMeer nei due volumi successivi della Trilogia dell'Area X, Autorità ed Accettazione.
Bis bald!
Stefano

Giudizio: 8/10 

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