venerdì 21 ottobre 2016

È buono il coccodrillo?

Ciao a tutti!
Uno degli aspetti che più ricordo con piacere del nostro viaggio in Sudafrica e Zimbabwe è certamente il cibo. L'aspetto enogastronomico non era al centro dei nostri pensieri quando siamo saliti sull'aereo per Johannesburg, ma molto in fretta ci siamo resi conto che questo è stato un notevole fattore di interesse. E se dobbiamo rispondere a chi ci chiede "ma come si mangia in Sudafrica?" io rispondo con tre parole: carne, frutta e vino.

Questo è struzzo...

Carne: ne abbiamo mangiata veramente di tutti i tipi, sia in Sudafrica che in Zimbabwe. Dire carne in Sudafrica è un po' come dire pasta in Italia, birra in Germania e sushi in Giappone. Sostanzialmente non abbiamo quasi mai consumato un pasto che non prevedesse carne. Spesso abbiamo avuto modo di consumare selvaggina. Curioso vedere gli animali selvatici durante un safari e poi mangiarne la carne (da allevamento, ovviamente). Antilope, gustoso il suo carpaccio. Struzzo, un carne magrissima e molto morbida che si mangia praticamente al sangue. Springbok, kudu, facocero, tutta selvaggina la cui carne è una più deliziosa dell'altra. Coccodrillo, anche lui (!!!), la cui bistecca sembra quella del pollo, ma un po' più soffice.
A base di carne è anche il biltong, la carne di manzo essiccata, quasi un cibo nazionale per i sudafricani afrikaner. Insomma, vegani e vegetariani: questo non è un paese per voi!

...e questo? Coccodrillo!

Frutta: onestamente non ho mai assaggiato frutti più buoni di quelli sudafricani. Soprattutto le arance, i pompelmi e il mango. Questo tesoro della natura, questa frutta (sia fresca che essiccata) e i relativi succhi sono divini. Merito del clima di una nazione che giace nei pressi di un tropico, forse? Di frutta sono pieni tutti i mercati (abusivi e non) del Sudafrica. Le strade dei paesi più poveri abbondano di persone che vogliono rifilare mix di frutta secca, tra cui la tipica noce di macadamia.

I meravigliosi agrumi dello Mpumalanga

Vino: lo già detto in un precedente post e lo abbiamo scoperto durante la nostra degustazione a Stellenbosch. Il Sudafrica ha ottimo vino! I vigneti sono infatti un importantissimo fattore economico del Sudafrica (nono esportatore mondiale), fin dal XVII secolo, anche se in Europa sono diventati popolari solo con la fine dell'apartheid. I vigneti sono concentrati quasi esclusivamente nella regione di Città del Capo, soprattutto a nord-est della metropoli; il vino che da essi viene prodotto, sia bianco che rosso, non ha nulla da invidiare al ben più conosciuto "succo d'uva" proveniente dall'Europa. E non a caso, ci siamo portati qualche bottiglia a casa direttamente da una delle estates (le tenute vinicole) che abbiamo visitato.

Enoteca di una estate di Stellenbosch

E poi c'è tutto il resto, un resto che è la risultante di una cultura che nasce da secoli in cui le influenze culinarie sono state molteplici, dalla sostanza dei coloni olandesi alle spezie e ai cereali dell'India, dalle verdure e legumi dei neri alla frutta delle isole dell'Oceano Indiano. La cucina del Sudafrica è globale, perché spazia su cibi molto diversi tra loro e non ha paura di unirli in diverse combinazioni. Anche di questa cucina è fatto il nostro amore per il Sudafrica.
Bis bald!
Stefano

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