sabato 26 settembre 2015

Direzione Ponte Vecchio: la solita magia

Ciao a tutti!
Una delle componenti fondamentali dell'allenamento in vista di una maratona è il lungo. È la tipologia di allenamento che preferisco, perché permette di rilassarsi molto di più a livello a mentale. Nella fase iniziale della preparazione, però, i lunghi non superano la distanza della mezza maratona. Dovrebbero definirsi "medi". Queste prove stanno stanno dimostrandomi di essere già in una discreta condizione e, ancora una volta, palesano quanto incidano due tecniche come l'osteopatia e il kinesiotaping.

Corsa a tutta! (fonte: src-verlag.info)

Da due anni, dalla mia prima maratona di Venezia, le due tecniche sono ormai prassi della preparazione per la maratona, durante i primi giorni di allenamento, se non addirittura prima di iniziare. Da quando ne ho colto i benefici non ne ho più fatto a meno. E ho sempre percepito un incremento di prestazione nei primi giorni successivi alla seduta.
Anche quest'anno non si sono smentite: una delle distanze più classiche che percorro in allenamento, in ripetuta e non, i 16,5 chilometri, hanno rivelato che differenza facciano osteopatia e kinesiotaping. Ultimo allenamento prima della seduta: 16,5 chilometri percorsi in 1h18'45". Primo allenamento dopo la seduta: 16,5 chilometri percorsi in 1h15'22". Più di tre minuti guadagnati. E soprattutto un passo migliorato da 4'48"/km a 4'34"/km. Quattordici secondi sul passo sono un'enormità, veramente.
Niente doping, niente farmacia. Qualche mossa e un cerotto, e il gioco è fatto.
Bis bald!
Stefano

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