Forse è ancora presto per annunciarlo, ma è una notizia fresca fresca… E certi eventi bisogna condividerli. Una settimana fa annunciai che avrei cominciato la preparazione in vista di un nuovo appuntamento con la distanza podistica più seducente, la maratona. Ora posso anche rivelare dove. La città prescelta per il rendez-vous autunnale con i 42.195 chilometri è Firenze, dove – infortuni ed imprevisti permettendo – correrò la mia settima maratona, domenica 29 novembre.
Maratona sul Lungarno (fonte: flickr.com) |
Firenze, una delle città più belle d'Italia, è sempre stata una delle numerose mete nel mio personale bloc-notes di città in cui avrei desiderato correre una maratona. Il posizionamento della Firenze Marathon nel calendario podistico era perfetto per conciliare i vari impegni extrapodistici e per poter completare un allenamento a regola d'arte. O almeno, così spero. Personalmente, rimango dell'idea che si possa annunciare di essere nelle gabbie di partenza solamente alla fine dell'ultimo allenamento: la preparazione di una corsa come la maratona è spesso un percorso ad ostacoli, dove un piccolo infortunio può anche diventare un masso da scalare.
La partenza 2014! (fonte: firenzemarathon.it) |
Cosa posso aspettarmi da questo nuovo tentativo con la distanza più bella dell'atletica leggera? I sogni sono tanti, dal migliorare il personale fatto segnare ad Amburgo allo scendere finalmente sotto le 3h15' (obiettivi da valutare insieme alle difficoltà del percorso, che non ho ancora analizzato), ma soprattutto tornare ad emozionarmi sulle strade di una delle città più famose del mondo, nonché patrimonio mondiale dell'umanità. Credo che la partenza sul Lungarno e l'arrivo in Piazza Santa Croce, oltre ai passaggi in Piazza Duomo, in Piazza della Signoria e addirittura su Ponte Vecchio, siano un'ottima garanzia di spettacolarità. Ma per questo ci saranno tempi e modi per tornarci su. Ciò che conta, a poco più di dieci settimane di distanza dall'appuntamento, è sapere di voler esserci e di voler preparare questa nuova sfida. Il resto, come è sempre accaduto nei miei precedenti confronti con la maratona, verrà da sé.
Bis bald!
Stefano
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