giovedì 3 settembre 2015

Bücher: Cervino. Il più nobile scoglio

"La battaglia per il Cervino segnò l'inizio di questa evoluzione, da cui discende anche una radicale trasformazione della disciplina: da alpinismo di conquista ad alpinismo della difficoltà. Ed entrambi i pionieri del Cervino, Whymper e Carrel, sono figure simboliche. Del trionfo del Cervino, tuttavia, è rimasto solo il nome di Whymper: un giovane uomo, grande come la montagna che ha scalato per primo. Ancora oggi è famoso come pioniere, ammirato come disegnatore, letto come scrittore. Non c'è dubbio che fosse uno scalatore sufficientemente capace, dotato i ideali, obiettivi e un'etica autoritaria. Soltanto, non voleva assumersi la responsabilità delle proprie azioni."
Reinhold Messner, Cervino. Il più nobile scoglio


Se un gigante dell'alpinismo racconta una delle più grandi ed importanti vicende che la montagna ha vissuto, beh, non può che uscirne un grande libro. Il gigante dell'alpinismo è Reinhold Messner e la vicenda, nel centocinquantesimo anniversario, è ovviamente la prima scalata del Cervino. E Cervino. Il più nobile scoglio, è forse il libro definitivo sua vicenda che ha messo di fronte Jean-Antoine Carrel e Edward Whymper (vedi post).
Messner analizza tutti i documenti sulla vicenda e illustra un quadro ben diverso da quello che viene comunemente descritto quando si parla di ciò che successe il 14 luglio 1865 e nei giorni successivi (come ne La salita del Cervino dello stesso Whymper e ne Il Monte Cervino di Guido Rey). Le figure di Whymper e Carrel, due immagini dell'alpinismo poste agli antipodi, ma con lo stesso medesimo obiettivo, vengono analizzate nei minimi dettagli. Messner, di un'altra generazione di alpinisti, "vuole scalare con loro". Tutto ruota al ruolo delle responsabilità da prendersi durante la salita. Il valligiano Carrel, la guida di Valtournenche, viene esaltato come il vero eroe del Cervino grazie al senso di responsabilità nei confronti dei suoi clienti; il "dandy" Whymper viene ridimensionato: è sì, il vincitore della sfida, ma con il fardello delle responsabilità che non si prese dopo la nota tragedia durante la discesa. Non aggiungo altro, meglio scoprirlo da soli: una simile storia, raccontata da Messner, si beve tutta d'un fiato. O visto l'argomento, si scala senza fatica...
Bis bald!
Stefano

Giudizio: 8/10 

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