venerdì 25 settembre 2015

Sentieri di basalto

Ciao a tutti!
Per la mia seconda uscita nell'area più "montana" che possa a trovare nelle vicinanze di Schweinfurt, la Rhön (parco e riserva naturale che si estende tra i land di Baviera, Assia e Turingia), ho scelto ancora una meta molto "turistica". Consigliatami da un collega, ho imboccato la Hochrhönstraße, una strada statale di 25 chilometri che rappresenta a suo dire uno dei migliori balconi sull'area. Non l'ho percorsa tutta - sarebbe molto più bello farlo in bici - ma per pochi chilometri, quelli che bastavano per raggiungere il Rothsee, un piccolo lago dal quale si può dire che abbia inizio l'altopiano della Rhön, il Lange Rhön.

Rothsee

È una zona ricca di sentieri, tutti molto curati e battuti, molto frequentata da camminatori di ogni età, che permette di entrare un po' più nella realtà più rurale di quest'area. Parto come detto poc'anzi dal Rothsee, un laghetto che ho definito non appena l'ho visto il "Lago di Carezza della Rhön": acque verdi-blu, circondato dal bosco. Manca il massiccio del Latemar, ma quello in Germania non lo si può proprio esportare. Il Rothsee è un perfetto esempio, l'ennesimo, di come i tedeschi siano maestri nel saper sfruttare a fini turistico-commerciali tutto ciò che la natura gli offre. Questo minuscolo lago, con la sua breve passeggiata, un prato dove stendere una coperta e il suo ristorante dalla cucina tipica sono in grado di riempire tutto un parcheggio.

Praterie sconfinate

Dall'area circostante si vede molto bene il Kreuzberg, meta della mia precedente escursione nella Rhön, e le sue piste da sci, proprio quelle in cui verremo quest'inverno, neve permettendo. A novecento metri di quota, e con inverni sempre più caldi, non si può sapere... Dal Rothsee sembra quasi una montagna, e pure un pochino ripida. Ma l'occhio inganna, il Kreuzberg è una grande collina, quantomeno vista da est. Il paesaggio aperto sul Kreuzberg tende a modificarsi rapidamente nel corso della passeggiata nel Lange Rhön. Esso diventa molto più orizzontale: foreste, praterie, pascoli. È terra di allevamento, lo testimoniano i prati curati e qualche sparuta mandria. È terra di legname, come appare chiaramente dalle cataste lungo i sentieri. Che sentieri non sono, bensì comodissime strade in cui camminare è un piacere, e non può che esserlo per tutti... Certo, il panorama, per quanto bucolico, è ben lontano da quello delle grandi montagne alpine, ma non per questo meno interessante. La pace che si respira su questi prati pare essere infinita. Lungo il sentiero mi fermo per qualche minuto. Ascolto la natura di fine agosto: questo rumoroso silenzio è relax per la mente.

Basaltsee

La Rhön è anche terra dalla particolare conformazione geologica, la quale è spiegata nei numerosi pannelli informativi presenti lungo i sentieri ma che sono ancora inaccessibili per il sottoscritto. Quel che è certo è che il sottosuolo di questa "porzione" di Rhön era molto ricco di minerali, anche grazie all'attività vulcanica qui sviluppata in tempi immemori. A pochi passi dal Rothsee si trova una cava-museo, in passato miniera di lignite (un tipo di carbone), mentre a qualche chilometro di distanza, si trova il Basaltsee, il cui nome spiega tutto. Questo lago, infatti, è nato dopo la chiusura della cava di basalto negli anni '60.

Neri sentieri tra le colline della Rhön

In procinto di raggiungere il Basaltsee, mi domando se qui posso trovare quelle rocce dalla struttura colonnare simili all'irlandese Giant's Causeway, il famosissimo selciato fatto di decine di migliaia di colonne esagonali di basalto. La risposta, che troverò però a casa tramite una ricerca sul web, è si. Non molto distante dal Basaltsee, nell'area del Gangolfsberg, sono visibili queste rocce inconfondibili, testimonianza dei vulcani che furono. Comunque, io queste rocce le cerco nei dintorni del Basaltsee, ma senza successo. L'unica presenza di attività vulcanica visibile a un non-esperto è nei sentieri: la ghiaia che li compone è scurissima, di un grigiastro tendente al nero.
Annoto il Gangolfsberg per una delle prossime escursioni nella Rhön: lì dovrei trovare le colonne di basalto. Qui tornerò presto. Non sono montagne, non solo le mie amate montagne, ma le colline della Rhön hanno già dimostrato di poter fornire più di uno spunto di interesse.
Bis bald!
Stefano

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