«A Urdukas, una delle prime tappe sul ghiacciaio (Grande Cattedrale del Baltoro, ndr), ci sono tanti bei massi dove è possibile divertirsi a salire facendo quello che oggi è una vera e propria specialità, il bouldering. Vedendoci fare queste evoluzioni sui massi, uno dei nostri portatori più anziani, che era stato con la spedizione al K2 del 1954 e al G4 del 1958, ci portò a un masso quasi strapiombante e ci disse
Bonatti here indicando un'improbabile fessura che sarebbe stata salita dal nostro mito. Provammo in tanti e alla fine Benvenuto Laritti, alpinista di grandissimo talento, riuscì in qualche modo e con grandi rischi a salire. Imperterrito il nostro portatore ci indica allora un altro masso, ben più alto e difficile, dicendo ancora
Bonatti here. Credo che il masso sia ancora là da salire anche se sono passati Adam Ondra o Chris Sharma, ma capimmo la lezione. Per la gente del luogo Bonatti era diventato una leggenda e le leggende non possono essere offuscate. Se fossimo saliti ci sarebbe stato un altro
Bonatti here a ricordarci che era il più grande di tutti.»
|
Walter Bonatti, il mito che ci ha lasciato quattro anni fa (fonte: biblioteca.comune.belluno.it) |
Nessun commento:
Posta un commento