giovedì 17 settembre 2015

Sulle tracce di re e di sorgenti

Ciao a tutti!
Da qualche mese stavo immaginando una puntata nella Thüringer Wald, una delle aree della Germania più adatte a praticare del buon trekking, nonostante, come già accennato qualche post fa, questa nazione di montagne in sostanza non ne abbia se non nelle aree di confine con l'Austria. Un'ora circa di macchina e raggiungo Steinbach-Hallenberg, una delle cittadine più importanti della Thüringer Wald, area collinare che si estende per l'appunto nella Turingia per un centinaio di chilometri e che rappresenta una delle zone più indicate per passeggiate e anche per gli sport invernali.

Talsperre Schmalwasser

A pochi chilometri da Steinbach-Hallenberg, il paese scelto per la partenza della mia prima escursione nella Thüringer Wald, si trova la città di Schmalkalden, che altro non è che Smalcalda: la versione italianizzata di Schmalkalden mi fa tornare alla mente qualche rimasuglio della storia studiata a scuola. Smalcalda è infatti conosciuta per essere stata la città sede dell'omonima Lega dei principi protestanti che si opponevano all'imperatore Carlo V. Oggi, le guerre tra principi ed imperatori sono ormai alle spalle. E Smalcalda, come altre città della Thüringer Wald, sforna alcuni tra i più grandi campioni tedeschi nelle discipline invernali. Smalcalda, ad esempio, è la città natale di Kati Wilhelm (che però vive proprio a Steinbach-Hallenberg), grandissima biatleta con un palmares d'eccezione: tre ori olimpici e cinque titoli mondiali.

Steinbach-Hallenberg, dall'alto del Königsweg

La meta di giornata è il Talsperre Schmalwasser, un lago artificiale utilizzato per la produzione di energia elettrica e di acqua potabile. È uno dei tanti laghi che in Turingia appaiono sulla cartina come figure dalle forme strane e per questo attraggono la mia attenzione.
Per raggiungerlo imbocco da Steinbach-Hallenberg il Königsweg, il "sentiero del re", una bellissima carrozzabile, lunga e mai ripida che, comunque, permette in breve tempo di prendere un pochino quota e raggiungere più di un punto panoramico. Il sentiero offre molte curve, dalle quali si può dominare dall'alto proprio la stessa Steinbach-Hallenberg, e percepire la grandezza della Thüringer Wald. La prima impressione è che sia veramente una foresta immensa. Ed immensa lo è per davvero.

Una finestra sul lago

Per arrivare al lago bisogna anche camminare qualche passo sul Rennsteig, il più importante sentiero tedesco (una sorta di Alta Via in salsa teutonica), il più antico e il più frequentato: centomila trekker all'anno non sono certo pochi. E infatti, si presenta molto curato e perfetto per passeggiate non faticose e rilassanti.
Quando arrivo in prossimità del lago, vedo tutti gli effetti della torrida estate che non ha risparmiato nemmeno la più fresca Germania. C'è poca acqua, e laddove dovrebbe iniziare il lago si intravedono solo erba e pietre.

La diga più alta di Germania

Nell'intento di camminare il perimetro, mi ritrovo subito su un lato sinistro poco interessante, che offre pochi spunti: siamo in una foresta... e gli alberi ricoprono ogni possibile visuale sul lago. Quando mi avvicino alla diga, finalmente si apre qualche punto dal quale ammirare questo bellissimo specchio d'acqua, in cui la roccia bianca fa da contraltare all'azzurro vivo dell'acqua, fatto di tante anse così articolate che sembrano voler nascondere qualche segreto. È un lago molto isolato: se non fosse per le strutture della società che gestisce la diga, non ci sarebbe traccia di civiltà. Sulla diga incontro addirittura dei ciclisti sull'orlo della disperazione perché non hanno trovato alcun punto di ristoro lungo il percorso. Ecco, a momenti l'isolamento del Talsperre Schmalwasser mi ha ricordato, quanto a location anguste, l'Hotel Overlook, il famoso albergo di Shining.

Torri di cemento e torri di roccia

Ma qui di personaggi alla Jack Torrance non se ne vedono e posso proseguire con calma il mio tour del lago, che conta undici chilometri di camminata, tra lunghissime anse, panorami sulle strane formazioni rocciose (dall'aria dolomitica) frutto dell'erosione dell'acqua, graziosi rifugi pensati per i trekker e i biker in cerca di riparo e una presenza fissa al centro del lago: la torre per la depurazione dell'acqua. Il sentiero, che è più una larga strada che un sentiero, procede tranquillo, quasi mai ripido, fino a ricongiungersi all'estremità meridionale del lago. Un luogo perfetto per camminare in solitudine, spensierati, o in compagnia, senza dover interrompere i discorsi per il fiatone di un'erta salita.

Camminare sul Rennsteig significa anche essere circondati da cataste di legname...

Per il ritorno a Steinbach-Hallenberg mi concedo una variazione di percorso: scendo prima a Oberschönau, attraversando nuovamente il Rennsteig e dunque alcune aree preda dei boscaioli, alacri lavoratori in questa terra che ha nel legname un'importante fonte di reddito. Al mio ritorno a Steinbach-Hallenberg, posso dire di aver camminato quasi trentuno chilometri: un bel modo per rimettersi in forma in vista della preparazione per la maratona e per capire come provare a completare, fra qualche tempo, il Rennsteig. Si, sono sempre in cerca di nuove strade da percorrere.
Bis bald!
Stefano

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