Parigi non mi ha mai deluso e mai mi deluderà, ma a essere sincero ho un po' di rammarico nel non aver trovato ciò che mi aspettavo, o forse non sono riuscito ad apprezzare a fondo, nel quartiere di Saint-Germain-des-Prés. Sono partito forse con le aspettative troppo alte, ingigantite forse dai romanzi di Barreau, che si svolgono sì a Parigi, ma principalmente in qualche via di questo quartiere. Chissà cosa mi aspettavo dai locali storici, quelli dove è nato l'illuminismo ed è scoppiata la scintilla della Rivoluzione Francese... Saint-Germain-des-Prés è un quartiere che certamente si visita con piacere ma, all'inizio del viaggio, avrei pensato di trovare qua atmosfere che, infine, sono rimaste in stand-by.
Place Saint-Germain-des-Prés: una tipica esposizione |
C'è qualcosa di enigmatico in questo quartiere. La chiesa di Saint-Sulpice, ad esempio, nasconde un'aura di mistero. Può essere che tutto ciò sia dovuto a Il Codice da Vinci? Qui si trova la meridiana a forma di obelisco, utilizzata per stabilire con precisione l'equinozio di primavera e quindi la Pasqua. Ma anche la chiesa stessa, molto ampia e ariosa, ma dalle forme un po' pagane sia all'esterno che all'interno, contribuisce a rendere il tutto circondato da un qualche oscuro arcano.
La famosa meridiana a obelisco di Saint-Sulpice |
Saint-Germain-des-Prés è il quartiere delle piccole case editrici di Parigi, che qui hanno proliferato grazie alla vicinanza geografica con la Sorbona che, essendo un'università di origine cattolica, aveva il desiderio di monitorare il contenuto delle pubblicazioni. Nonostante la crisi e i costi degli affitti, molte di queste piccole case editrici sono sopravvissute e hanno la loro sede principale nella Rive Gauche. Una delle più famose è Gallimard, che troviamo però chiusa (è agosto anche in Francia). Proviamo a cercarne alcune con l'aiuto della guida, ma senza successo... altro motivo per tornare a Parigi.
Panchine a forma di libro, solo nel quartiere delle case editrici |
Se si dice "case editrici", si deve per forza dire anche "intellettuali". E qui, a Saint-Germain-des-Prés, si trova la più grande concentrazione di locali storici che hanno visto passare i più grandi filosofi e scrittori di Francia. Nel giro di pochi passi, si ritrovano infatti due dei più famosi cafés parisiens: il Flore e il Deux Magots, rispettivamente in Boulevard St-Germain e Place St-Germain. Breton, Apollinaire, Prévert, Sartre, Camus, de Beauvoir, sono tutti quanti passati nelle sale di questi due locali, mai disdegnati anche dagli stranieri. Un nome su tutti? Ovviamente quello di Pablo Picasso.
Immancabile sulla Rive Gauche è anche il ritrovo dei rivoluzionari settecenteschi: il ristorante Procope, al numero 13 di Rue de l'Ancienne-Comédie, fu il locale frequentato con assiduità da personaggi come Danton, Marat e Robespierre.
Il Café de Flore |
I rivoluzionari stanno invece ben lontani da una delle attrazioni più vicine al cuore di Saint-Germain-des-Prés, le Palais du Luxembourg. Essendo sede del Senato francese, è ben protetto da una notevole schiera di forze armate, a maggior ragione dopo gli eventi che hanno travolto Parigi nel 2015, quelli di Charlie Hebdo. Nella nostra settimana a Parigi non riusciamo a visitare questo palazzo e soprattutto i suoi giardini, tra i più belli di tutta la capitale. Da mettere sul taccuino per la prossima volta.
Procope: mica male i suoi frequentatori |
Forse la maniera migliore per comprendere Saint-Germain-des-Prés è proprio quella di perdersi nella sua atmosfera camminando per le sue vie, lungo le quali si trovano pasticcerie, librerie storiche, antiquari, gallerie d'arte (antica e moderna), brasserie, caffé storici, botteghe, piccoli giardini, cinema d'antan. Saint-Germain-des-Prés non avrà il fascino di Montmartre, non avrà la modernità della Défense e non avrà l'eleganza della Rive Droite e dei suoi boulevard, ma è di sicuro il quartiere in cui vorrei vivere se fossi un parigino.
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