sabato 10 ottobre 2015

Bücher: Eva dorme

«La maggior parte degli altoatesini di lingua italiana pensano che voi sudtirolesi di lingua tedesca siete tutti nazisti.»
Io gli risposi: «La maggior parte dei sudtirolesi di lingua tedesca pensano che voi altoatesini di lingua italiana siete tutti fascisti.»
«Dovrebbero allearsi e dichiarare guerra al resto del mondo. Io però non sono fascista. Tu sei nazista?»
«No.»
«Mi sembrava. Io sono figlio di un ferroviere d'Isernia e un'insegnante di Salerno, ma sono nato e vivo a Bolzano, l'unico posto sul territorio nazionale dove gli italiani si sentono appunto italiani, e non siciliani, napoletani, veneti o piemontesi. Se non addirittura abitanti di Acitrezza – ovvero tutta un'altra cosa, ma proprio una cosa diversissima, da non confondere a nessun costo con quelli di Acireale.»
«Ma almeno a te» gli dissi «quelli che abitano da Verona in giù non fanno la famosa domanda, come a me invece.»
«Fammi indovinare qual è: “Posso invitarti a cena?”.»
«No. “Ti senti più italiana o più tedesca?”»
«Davvero te lo chiedono?»
«Sempre. Tutti.»
«Deve essere molto fastidioso. Senti, vorrei farti una domanda. Ti senti più italiana o più tedesca?»
«…»
«Va bene, allora te ne faccio un'altra: posso invitarti a cena?»
Francesca Melandri, Eva dorme


Ciao a tutti!
Eva dorme di Francesca Melandri è uno di quei libri che dovrebbe entrare in ogni elenco di letture consigliate per gli studenti delle scuole superiori. Questo testo colma una grande lacuna nella memoria storica italiana, la questione sudtirolese. Lo fa miscelando verità storica ed una vicenda non reale ma assai realistica. La verità storica, minuziosamente raccontata in uno stile semplice e romanzato, diventa un meraviglioso spaccato di storia e di territorio che buona parte del popolo italiano ignora e dovrebbe conoscere, integrandosi perfettamente con la storia intera della nazione (vengono discussi episodi come la strage di Bologna e il rapimento di Aldo Moro). La vicenda è quella di una madre e di sua figlia, Gerda ed Eva, protagoniste assolute e immagini di donne coraggiose.
La trama di Eva dorme corre su due binari paralleli. Il primo è la lunga storia di Gerda, donna forte, figlia di un uomo freddo ed incapace di provare sentimenti, sedotta da un uomo che la abbandonerà non appena scoprirà che è incinta, madre coraggiosa in un periodo intriso di tensioni sociali. Tramite la vicenda di Gerda si sviluppa anche tutta la storia della questione sudtirolese. Il secondo filo conduttore è il viaggio che la figlia di Gerda, Eva, ormai donna adulta, compirà dalle Dolomiti alla Calabria per andare a trovare Vito, figura chiave del romanzo, un uomo che con il suo calore riscatta la codardia del padre di Gerda, prima, e del padre di Eva, dopo. Non è un semplice viaggio in treno, è una profonda ricerca introspettiva, storica e personale, nonché una lunga esplorazione delle diverse tradizioni italiane.
Le culture, gli usi e costumi presenti in Italia sono molteplici e assai diversi tra loro. Eppure, la storia ci ha riunito in una solo paese. Non siamo tutti uguali, ma le diverse forme di bellezza che ci contraddistinguono nel mondo possono coesistere. Questo è uno dei messaggi, a mio parere, di Eva dorme. Ed è per questo che esso è un testo di grande valore sociale, in grado di raccontare le battaglie politiche, i contrasti tra i sudtirolesi e i Walschen (così venivano chiamati gli italiani) e il processo di integrazione di una terra tanto meravigliosa quanto tormentata, che continua ancora oggi.
Bis bald!
Stefano

Giudizio: 10/10 

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