lunedì 5 ottobre 2015

Bücher: La montagna dentro

"Scegliere di scalare in solitaria rappresenta molto più che uno stile. È un'espressione del mio stato d'animo e della mia personalità. Il desiderio di conoscermi in modo molto profondo e capire i miei valori attraverso un'esperienza alla quale nessuno, eccetto me, può dare sostanza. Non lo fai per fama, per soldi, per compiacere uno sponsor, ma per necessità e per quello che questa esperienza saprà regalarti. Ne senti il bisogno come quando da bambino vuoi giocare, come quando t'innamori e vuoi baciare, come quando provi dolore e vuoi piangere. È l'irrazionalità del gesto che non controlli con i pensieri. Un modo di comportarsi selvatico e primitivo che mi fa star bene."
Hervé Barmasse, La montagna dentro


Hervé Barmasse si è rivelato essere uno degli alpinisti italiani più forti degli ultimi anni, a suon di vie nuove nelle Alpi e in Patagonia e di prime assolute, soprattutto in Pakistan. Quando accumuli un tale bagaglio alpinistico, è normale ritrovarsi a scrivere delle "memorie", a raccontare la propria esperienza, proprio come prima di lui fecero Walter Bonatti, Reinhold Messner e più recentemente, Simone Moro.
Pur non avendo letto i racconti di tutti gli alpinisti-scrittori, posso dire con certezza che questo è un libro completamente diverso dal solito: La montagna dentro non racconta nei dettagli le molteplici imprese di Barmasse. Quelle sono il mezzo per descrivere altro, l'emozione e la passione alla base dell'alpinismo e la ricerca introspettiva che ne deriva. Ovviamente, si parla anche di chiodi, corde e friend, ma il libro è incentrato sui sentimenti. Il coraggio, la paura, la determinazione, la forza di volontà. Sulla roccia e sul ghiaccio c'è poco spazio per la tecnica o l'auto-celebrazione: a volte gli alpinisti scelgono di descrivere come facile e ovvio qualcosa di impossibile ai più. Barmasse non sceglie questa via, ma (da strenuo difensore dell'alpinismo classico) sceglie di aprirne una nuova. In La montagna dentro c'è il racconto vero, schietto, semplice, a volte ironico, di ciò che si prova nel salire le montagne più impervie della Terra, senza vergognarsi di confessare che in montagna si possa avere paura nell'affrontare certi pericoli. Per questi motivi, credo che il libro di Barmasse abbia qualcosa di più "umano" rispetto ad opere analoghe. E che non sia un libro per (soli) alpinisti.
Bis bald!
Stefano

Giudizio: 8/10 

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