"Fotografo la gente che segue le tappe. Poi anche i corridori, ma più che altro mi interessano quelli che tifano, aspettano, mangiano lungo il percorso, raccolgono come invasati i gadgets lanciati dalla carovana. Uno spettacolo antropologico, mutevole tappa dopo tappa. Dalla pianura alla montagna, nei piccoli paesi e in mezzo ai boulevards delle grandi città un popolo che si specchia nella sua manifestazione più rappresentativa..."
Alessandro Dutto, Sangue sul Tour
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Polacco al lavoro |
Tutte le volte che sono andato ad assistere ad una tappa del Giro d'Italia o del Tour de France mi sono sorpreso a chiedere a me stesso se mi trovavo più lì per i corridori, per la gara in sé, o per lo spettacolo umano che i tifosi del ciclismo sanno regalare, quello che a me piace chiamare il "folklore ciclistico". Sono ormai otto gli anni trascorsi dalla prima tappa vista - era una calda domenica di luglio e il Tour arrivava a Tignes - in questi anni è cresciuta in me la convinzione che sì, certo, i corridori sono importanti, ma il popolo del ciclismo lo è ancora di più.
Dopo un 2014 lontano, volente o nolente, dalle strade di Giro e Tour, ho finalmente riabbracciato questa passione popolare in quel di Cervinia e del Colle delle Finestre. Ed era inevitabile, che il mio obiettivo fotografico si ponesse sulle più belle facce da Giro, sui sostenitori più bizzarri, sul tifo più spensierato, probabilmente il vero motivo per cui questo sport non morirà mai.
Bis bald!
Stefano
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Un redivivo compagno di Fausto Coppi |
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Motociclista in rosa |
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Conquistatori del Colle delle Finestre |
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Con una bici di secoli e secoli fa |
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Come morire disidratati |
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Total pink |
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Nel centro di Valtournanche |
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Polenta... loading |
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Un altro coraggioso |
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Per non rimanere mai senza birra |
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Tifo a ritmo di campanacci |
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Bellezza in bicicletta |
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L'inizio della carovana |
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Si sale in qualsiasi stato |
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