giovedì 25 giugno 2015

Facce da Giro

"Fotografo la gente che segue le tappe. Poi anche i corridori, ma più che altro mi interessano quelli che tifano, aspettano, mangiano lungo il percorso, raccolgono come invasati i gadgets lanciati dalla carovana. Uno spettacolo antropologico, mutevole tappa dopo tappa. Dalla pianura alla montagna, nei piccoli paesi e in mezzo ai boulevards delle grandi città un popolo che si specchia nella sua manifestazione più rappresentativa..."
Alessandro Dutto, Sangue sul Tour

Polacco al lavoro

Tutte le volte che sono andato ad assistere ad una tappa del Giro d'Italia o del Tour de France mi sono sorpreso a chiedere a me stesso se mi trovavo più lì per i corridori, per la gara in sé, o per lo spettacolo umano che i tifosi del ciclismo sanno regalare, quello che a me piace chiamare il "folklore ciclistico". Sono ormai otto gli anni trascorsi dalla prima tappa vista - era una calda domenica di luglio e il Tour arrivava a Tignes - in questi anni è cresciuta in me la convinzione che sì, certo, i corridori sono importanti, ma il popolo del ciclismo lo è ancora di più.
Dopo un 2014 lontano, volente o nolente, dalle strade di Giro e Tour, ho finalmente riabbracciato questa passione popolare in quel di Cervinia e del Colle delle Finestre. Ed era inevitabile, che il mio obiettivo fotografico si ponesse sulle più belle facce da Giro, sui sostenitori più bizzarri, sul tifo più spensierato, probabilmente il vero motivo per cui questo sport non morirà mai.
Bis bald!
Stefano

Un redivivo compagno di Fausto Coppi

Motociclista in rosa

Conquistatori del Colle delle Finestre

Con una bici di secoli e secoli fa

Come morire disidratati

Total pink

Nel centro di Valtournanche

Polenta... loading

Un altro coraggioso

Per non rimanere mai senza birra

Tifo a ritmo di campanacci

Bellezza in bicicletta

L'inizio della carovana

Si sale in qualsiasi stato

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