domenica 7 giugno 2015

Il tifoso, lo sportivo e il deficiente

Ciao a tutti!
Il giorno post-finale (persa, per l'ennesima volta, ma stavolta senza rimpianti) lo voglio dedicare al racconto di alcuni aneddoti legati al percorso della Juventus in Champions League, da me vissuti personalmente in Germania.
Marburg, 2 maggio. La Juventus ha da poco saputo che dovrà affrontare il Real Madrid. Nel ristorante italiano presso il quale pranziamo ci serve un cameriere dal palese accento italiano. Lui è campano, e quando gli diciamo che veniamo dalla provincia di Torino, ci confessa la sua fede bianconera. "Allora, la facimmo 'sta Champions?". Io ero già poco ottimista allora, seppur conscio che il Real era un avversario più abbordabile di Barcellona e Bayern Monaco, e rispondo da buon piemontese, sorridendo e senza fare proclami: "vediamo, vediamo".
Halle, 4 giugno. Siamo in finale, e il trio Messi-Suarez-Neymar me lo sogno anche di notte. Ceniamo in un ristorante italiano (eh, alla cucina di casa siamo proprio legati...) e al momento di pagare scopriamo che il cameriere di turno è un napoletano, acceso tifoso rossonero. Nonostante la proprietà del Milan, ho sempre pensato che fosse stata l'unica degna avversaria della Juventus negli ultimi trent'anni. E non glielo nascondo di certo. Lui, onestamente, confessa il mio stesso pensiero e augura ai bianconeri tutto il meglio per la finale di due giorni dopo: "Sarebbe bello che la Juventus vincerebbe la Champions". La padronanza dell'italiano è quella che è, come quella di tanti altri italiani in Germania, ma sono contento di aver visto sportività in un tifoso di una rivale storica.

Nuovo outfit primavera-estate 2015

Post-finale di Champions League, vissuto intensamente anche su Facebook. C'è il tifoso juventino dispiaciuto come è normale che sia. C'è il tifoso (di un'altra squadra) che fa i complimenti al Barcellona campione e applaude una Juventus mai doma. E poi c'è il cretino che gode ed insulta senza freno, manco fosse la sua squadra ad aver vinto.
Sui tifosi italiani non mi dilungo più di tanto. A parte qualche bella ma sporadica eccezione, non tanto di sportività quanto di raffinato sfottò, si è visto ancora di più dopo la serata di ieri, quanto la cultura sportiva italiana sia vada ben oltre il ridicolo e mette in scena uno spettacolo veramente di bassissimo livello. Anche in questo, purtroppo, siamo sicuramente ultimi nella classifica europea.
Bis bald!
Stefano

L'undici iniziale di Berlino - ProudOfJu (fonte: juventus.it)

"La sconfitta ha qualcosa di positivo: non è definitiva. In cambio, la vittoria ha qualcosa di negativo: non è mai definitiva."
José Saramago

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