Se ieri i ricordi del trekking dolomitico del 2012 hanno sfiorato la mente, oggi l'hanno completamente attraversata: la tappa di oggi aveva come meta il Rifugio Venezia, il rifugio più antico delle Dolomiti, la base di partenza per le ascensioni al Monte Pelmo.
Proprio qui, l'anno scorso trascorsi due giornate lungo il trekking che attraversò i gruppi del Pelmo e del Civetta. E possiedo un fantastico ricordo di questo rifugio. Ovviamente, i ricordi dei momenti in compagnia e delle risate sono sempre nella mia testa. Ma ciò che più mi lega a questo rifugio è il caloroso trattamento ricevuto dallo staff del rifugio, con particolare riferimento alla cucina senza glutine.
Verdi pascoli dominati dal Pelmo |
Arrivo in rifugio, mi guardo attorno e respiro la familiarità di questo posto. Mi annuncio alla gestrice e provo a ricordarle che ero già stato l'anno scorso con gli escursionisti del CAI UGET Torino. Niente, non si ricorda. Beh, un anno è passato, e qui di facce ne passano tante e sempre nuove, effettivamente non vedo perché dovrebbe ricordarsi proprio la mia. Allora "se dico che sono celiaco magari ti ricordi!" E la lampadina si accende: "Ah si, tu eri seduto in fondo alla sala, una sera ti abbiamo fatto aspettare un'ora la cena... E la focaccia bruciata...". Belli, bellissimi ricordi.
E, se ho capito bene, stasera ci sono le lasagne...senza glutine. Dove lo trovo un rifugio a 1947 metri, lontano due ore di cammino dalla civiltà, che mi prepara una cena a base di lasagne senza glutine? Volendo, avrei potuto allungare la tappa di oggi fino al Rifugio Talamini... Ma non volevo privarmi dello spendere del tempo in questo rifugio e sotto l'ombra del Monte Pelmo, gigante assoluto delle Dolomiti.
Il Monte Pelmo visto da Borca di Cadore |
Quanto al percorso di oggi, c'è ben poco da dire: tappa risolta in poco meno di tre ore. Tutte in salita, con tratti in forte pendenza, su strada sterrata. Non posso dire che sia proprio stata una passeggiata di piacere, comunque il mio chilometro di dislivello anche oggi l'ho fatto.
Ma camminare tre ore e dieci chilometri circa non è proprio la stessa cosa che stare su sentieri per tre volte tanto, come ieri. Si, così è come stare in paradiso. E non solo perché la tappa di oggi è stata breve, si intende. Sono sotto il Pelmo, il "Caregon del Padreterno". Il posto migliore per riposare...
A presto,
Stefano
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