Sono passati ormai più di tre giorni dal termine dell'Alta Via dei Camosci. Sembra passata un'eternità, per quanto mi riguarda. Ho riposato le membra per un paio di giorni, stanche ma pronte per nuove avventure in montagna. E ho anche scelto il mare (addirittura, potrebbe dire qualcuno) per farlo, in compagnia di Giulia, la persona che più mi è stata vicina durante l'Alta Via. Ce n'era veramente bisogno: di riposo e di tranquillità. Anche se, devo ammetterlo, stare al mare ha l'effetto di farmi apprezzare ancora di più (e rimpiangere) tutto ciò che si trova in montagna. C'è materiale per un apposito post, si si...
Il segnavia dell'Alta Via dei Camosci |
Le energie mentali sono certamente recuperate, e il ritorno in ufficio di oggi lo ha dimostrato. In me c'è tutta la serenità che ti lascia una grande avventura come quella di un'alta via. A livello fisico, ci siamo quasi per definirsi al 100%.
L'unica nota negativa arriva da un episodio accaduto nel post-Alta Via: a causa di un problema che non mi è ancora ben chiaro, credo di aver perso quasi tutte le foto delle prime tre tappe. Proverò in molti modi a recuperarle, animato dal solito spirito battagliero. Spero di riuscirvi in qualche maniera, avrei avuto tanto di quel materiale da pubblicare sul blog (sondaggio incluso...).
Alla Forcella della Toanella, una delle ultime salite dell'Alta Via n.3 delle Dolomiti |
C'è ancora molto da dire e raccontare: l'ultima avventurosissima tappa conclusasi a Longarone, un po' di ringraziamenti speciali, qualche aneddoto da lasciare ai posteri e qualche numero riguardo ciò che è stato per me questa esperienza dolomitica. Vorrei farlo con le foto, possibilmente.
A presto,
Stefano
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